Negli ultimi anno si è venuta affermando una ‘pratica’ molto interessante, nata e sviluppatasi in Giappone. Partendo dai principi Zen, per i quali noi nasciamo dalla nostra consapevolezza dentro di noi, molte persone hanno iniziato a sperimentare una sorta di meditazione attiva iniziando a passeggiare per alcune ore nel bosco durante alcuni giorni.
Il silenzio del bosco, rotto solo da qualche semplice suono naturale favorisce l’introspezione e il ritorno semplice e automatico al nostro interno.
In genere se pensiamo alla passeggiata nel bosco pensiamo ad una allegra scampagnata in cerca di funghi, di more o altri frutti, accompagnati da amici e da bimbi naturalmente poco silenziosi. Qui si tratta di un’altra cosa: si tratta di andare da soli, al massimo con un’altra persona con cui si ha intimità o molta confidenza per vagare lentamente e silenziosamente in un bosco, anche per qualche ora. E’ quel silenzio che contempla la natura e ci rimette in contatto con gli aspetti più profondi e più intimi della nostra anima.
Noi l’abbiamo sperimentato in questi giorni nel bosco sacro dei ‘mostri’ e, credete, le sensazioni e le emozioni sono praticamente infinite. Per il riposo e il rilassamento resta qualche dubbio…