E’ vero che esiste una dieta che simula il digiuno?

Si, è una delle ultime scoperte di Valter Longo, il noto scenziato italiano che è direttore dell’Istituto di longevità della University of Southern California (Usc) e in Italia lavora presso l’Ifom (Istituto Firc di oncologia molecolare) di Milano, dove è leader di un gruppo di ricerca che lavora sul rapporto tra alimentazione, longevità e cancro.

La dieta ‘mima -digiuno‘ (Fasting-Mimicking Diet in inglese) non è la solita dieta alla moda consigliata dal ‘guru’ di turno che fa perdere tanti chili in poco tempo. Tra gli scopi di questa dieta c’è il tentativo dirisolvere per via alimentare grossi problemi metabolici e intestinali come  il morbo di Crohn e la colite ulcerosa, ma anche tutta una serie di patologie croniche, la cui insorgenza è legata all’invecchiamento cellulare come la malattia di Alzheimer, il diabete di tipo 2, quasi tutti i tumori, le malattie cardiovascolari e quelle autoimmuni. Molte di queste malattie sono dovute al fatto che le diette ‘ordinarie’ innescano delle reazioni immunitarie di cui ne fanno le spese le cellule delle mucose intestinali, e portano alla modifica del ‘microbiota’, che è quell’insieme di miliardi e miliardi di batteri che albergano nel nostro intestino e ci sono indispensabili per una buona digestione e alla produzione di nutrienti che da soli non saremmo capaci di produrre. Pensate solo che le nsotre feci sono composte per il 50% in peso da questi batteri e che eliminiamo nel water ogni mattina quando andiamo al bagno. Questi batteri se sono ben ‘alimentati’ dalla nsotra dieta restano di alcuni tipi e di ceppi di buona qualità e aiutano l’organismo a restare in salute, se degenerano sono la fonte di gravi risposte immunitarie che favoriscono le malattie di cui parlavamo sopra.

Si tratta di una dieta ipocalorica dove la carne, la pasta e altri cibi conservati, troppo spesso abusati, quasi scompaiono per lasciar posto a cibi soprattutto vegetali. L’organismo quando si accorge del ridotto apporto calorico inizia a mettere in moto una serie di reazioni come se stesse digiunando. Queste reazioni consistono in una selezione delle cellule infiammatorie coinvolte, sfavorendo o sopprimento quelle pro-infiammatorie e favorendo quelle anti-infiammatorie. Un altro effetto importante è quello di favorire l’attivizione di cellule staminali dell’intestino che danno luogo alla riparazione e il recupero delle funzioni intestinali.

Questa dieta è stato prima verificata su modelli animali e ora se ne stanno valutando gli effetti sugli umani che sono organismi molto più complessi degli animali del laboratorio. I primi risultati sembrano promettenti, ma c’è ancora molto fare.

Non si può qui non fare però un’osservazione. Questo tipo di diete erano ben conosciute fin dall’antichità, da oltre 3000 anni fa. La Medicina Ayurvedica (*) che è la medicina tradizionale indiana, già consigliava questo tipo di diete nell’ambito di un più ampio sistema di purificazione della fisiologia chiamato Panchakarma (si pronuncia panciakarma). Panchakarma significa 5 azioni (pancha = 5, karma = azione) ed è una procedura molto complessa e sopratutto piacevole ancora oggi molto praticata in India e in Occidente per pulire e rigenerare la fisiologia ed eliminare le tossine accumulate attraverso lo stress ed una dieta inadeguata o squilibrata.
L’ayurveda raccomanda di mangiare soprattutto cibi di origine vegetale e considera la carne come un ricostituente o una medicina da dare soprattutto ai malati a ai convalescenti. L’Ayurveda va anche molto più in là: riesce ad individuare la dieta adatta seguendo la propria costituzione, il clima, la stagione e anche le ore del giorno. Un sistema completo di alimentazione e godimento del cibo quando si è in salute e di cura durante lo squilibrio o la malattia.
Chi vuole saperne di più di dieta ayurvedica può andare qui.

Ecco di seguito il link all’ultimo lavoro scientifico pubblicato su Pubmed (la più grande banca dati medica mondiale) sulla dieta ‘mima-digiuno’.

Qui sotto la foto della pagina web di Pubmed.

 

(*) Ecco la definizione di Medicina Ayurvedica come compare nel documento ufficiale dellaLEGGE REGIONALE 28 novembre 2014 , n. 24
“Modalità di esercizio delle medicine non convenzionali da parte dei medici chirurghi, degli odontoiatri, dei medici veterinari e dei farmacisti.”
Pubblicazione: Bollettino Ufficiale n. 56 del 03/12/2014

 

“Medicina Ayurvedica: l’Ayurveda è un sistema di medicina derivante dalla ‘Scienza Vedica’, la millenaria tradizione conoscitiva indiana. Le prime tracce scritte dell’Ayurveda risalgono oltre 1500 anni a.C. La ‘Scienza Vedica’ pone alla base della realtà la coscienza, la cui espressione nella realtà stessa e nella fisiologia è regolata da tre principi organizzativi: i Dosha Vata, Pitta e Kapha. I dosha in equilibrio (Prakriti) permettono di descrivere l’individuo in salute e il loro squilibrio (Vikriti) permette di definire la malattia. Dall’Ayurveda sono state indicate numerose procedure per il riequilibrio dei dosha che vanno dalla meditazione, lo yoga, la musicoterapia (gandharvaveda), l’aromoterapia, la cromoterapia, il panchakarma (eliminazione di tossine), progettazione e costruzione di case salubri (stapathyaveda) , cerimonie collettive (yagya), progettazione del futuro (jyotish), etc. Nei millenni l’Ayurveda ha inoltre classificato e indicato le proprietà  terapeutiche di migliaia di sostanze e di piante medicinali attraverso un metodo originale di studio detto ‘Dravyaguna’. La prescrizione di medicinali ayurvedici è riservata esclusivamente ai medici.”

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